lunedì 2 novembre 2015

#Pasolini40: Pier Paolo Pasolini, El dì de la me muàrt - Progetto @MarcoPolo #MarcoPolo



N.B.: il tiglio era albero sacro per gli antichi Venetici


Lo ricordo bene, il giorno della morte di PPP. Frequentavo il Liceo e la mia compagna di banco, Marisa Scarpa, poche settimane prima si era assunta l'onere di preparare una tesina sulla sua opera: aveva accolto una richiesta del prof. Dante Tommezzoli, il nostro docente di italiano. 

"Ricerca sospesa: i fatti di oggi richiedono un approfondimento, ci vorranno anni, forse decenni" profetizzò quella mattina l'amato prof - uno dei maestri che mi sono rimasti nel cuore.


Oggi che finalmente si parla di Pier Paolo Pasolini senza reticenze, a me piace ricordarlo così, con una sua profetica poesia, in lingua friulana: parla della sua morte, di città care, del sole, della luce, di bei giovinetti; ripete più volte il nome dei tigli che erano alberi sacri per gli antichi Venetici, quelli sotto i quali si riunivano in assemblea ma anche in preghiera.

Links

Sulla simbologia del tiglio, e sul legame con il fiume Tagliamento che attraversa Casarsa della Delizia (Pordenone):
Perché il tiglio link

PPP descrive più volte il paese della materno link. Nella casa della famiglia Colussi c'è ora la sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia link. Vi trova spazio anche l'Academiuta de lenga furlana, associazione di poeti e scrittori fondata da PPP durante la permanenza nella frazione di Versuta:
La casa materna link
Itinerario pasoliniano link 
I primi soggiorni link

Milo Boz Veneto, I Paleoveneti in Slovenia - in "Storia e Arte Veneta"
link

M.R. Stellin e F. Bortoli, Il Pantheon dei Veneti antichi - in "Storia e Arte Veneta"
link

Milo Bozzolan, Beleno il dio del sole comune a Celti e Veneti - in "Storia e Arte Veneta"
link

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